IRINOX ED IL RISPETTO DEL PIANETA: UNA ROADMAP PER DIVENTARE CLIMATE POSITIVE ENTRO IL 2040

News15 febbraio 2024
IRINOX ED IL RISPETTO DEL PIANETA: UNA ROADMAP PER DIVENTARE CLIMATE POSITIVE ENTRO IL 2040

Irinox è consapevole che il Pianeta è un patrimonio da proteggere e tutelare. È uno dei pilastri della roadmap di sostenibilità dell’azienda. Per questa ragione, ha deciso di avviare un percorso per ridurre le emissioni di CO2 e diminuire il proprio impatto ambientale con l’obiettivo di essere Climate Positive nel 2040, e questo significa ben prima del 2050 che è l’obiettivo fissato dall’Unione Europea.

Irinox lavora a questo percorso di responsabilità ambientale insieme a Etifor. La società di consulenza supporta la nostra azienda nella pianificazione, gestione e realizzazione di tale percorso, seguendo l’approccio MARC. L'acronimo sta per Measure (calcola e certifica i tuoi impatti), Avoid (evita e riduci i tuoi impatti), Risks (impara a gestire i nuovi rischi climatici) e Capture & Communicate (cattura e conserva la CO2, comunica attraverso gli alberi).

 

Per Irinox, questo ha significato calcolare le proprie emissioni di CO2 seguendo lo standard di certificazione ISO 14064 e, successivamente, identificare un piano di riduzione che è già entrato in vigore. Parallelamente, ogni anno è prevista la compensazione di una quota delle emissioni residue attraverso progetti di protezione delle foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council).

Per compensare parte delle emissioni del 2021 ha supportato i progetti nei Boschi dell'Oglio Sud e nell’area di Huong Son Nature, in Vietnam. Per compensare parte delle emissioni del 2022 ha scelto la Magnifica Comunità di Fiemme e confermato il sostegno ai progetti per Huong Son Nature. Nello specifico, i progetti in Vietnam si concentrano sulla pianificazione e il monitoraggio forestale e sull’attività di vigilanza contro i tagli e lo sfruttamento illegale, mentre, nell’area dei Boschi dell’Oglio Sud le attività riguardano il miglioramento e la riqualificazione delle foreste esistenti. Infine, quello della Val di Fiemme riguarda l’esbosco di aree danneggiate dalla tempesta Vaia. Rimuovere gli alberi schiantati serve ad accelerare la rigenerazione naturale e previene la diffusione di un parassita che mette a rischio la sopravvivenza degli alberi.